Horror tagged posts

Glen Or Glenda

Glen Or Glenda
Beware…beware! Beware of the big green dragon that sits on your doorstep. He eats little boys…puppy dog tails, and big, fat snails. Beware, take care….beware!
Ora capiamo da dove David Lynch ha preso spunto per i suoi film onirici e introspettivi. Ora capiamo alcuni personaggi di Stanley Kubrick, ma mai avremmo pensato che due maestri del cinema dovessero tanto al leggendario Ed Wood e al suo “Glen Or Glenda”.
I fan dei due registi saranno offesi a morte. Tranquilli si scherza. Anche se in effetti questo film del 1953 è introspettivo, onirico, indecifrabile e strano. Il punto è, che è così stralunato per una serie di circostanze “alla Ed Wood” che l’hanno reso tale.
“Glen Or Glenda” ormai di pubblico dominio è visibile in streaming a fondo post o sc...
Read More

Tarantula

Tarantula



Monster Spider…crawling terror 100 feet high!

Il principio non è affatto sbagliato, cioè combattere la fame nel mondo, cercando un alimento nutriente. Fin qui nulla da dire. Purtroppo però il prodotto è stato generato usando l’energia atomica e il laboratorio dello scienziato, il Prof.Deemer, è pieno di animali giganti. Conigli, roditori e va sapere perché, anche una tarantola.

Tutto sommato però la presenza dell’aracnide, anche se un po’ strana (ma che c’entra con le cavie?), ci regala un capolavoro, uno sci-fi del 1955 per la regia del grande Jack Arnold con di Leo G.Carrol protagonista. Un vero cult-movie tanto da essere citato (con Michel Rennie di “The Day The Earth Stood Still”) nella canzone di testa del “Rocky Horror Show” “I knew Leo G...

Read More

Vampyros Lesbos

Vampyros Lesbos



E’ Sangue. Sapevi di aver bevuto il sangue? Ora sei una di noi. Da questo momento la signora della notte, ti tiene sotto le sue ali nere. Kovec nihe trekatsch

Un viaggio “Psycho-Sexadelic”, “Vampiradelico”, “Horror Freakout”!. Meglio non si può descrivere questo immenso capolavoro.
Il Grande Maestro spagnolo Jesus Franco ci dona una perla di valore inestimabile. Crea un film intelligentissimo, mischiando con superba maestria horror, eros, psichedelia e facendoci viaggiare su un vellutato vestito 60’s.
Meno ardito del suo titolo, questo elegante soft-core vampiresco del 1971, risucchia tutti i canoni estetici degli anni sessanta e il più classico canovaccio di storie de
Vampyros Lesbosi “succhia sangue”, sviluppandosi su una narrazione suadente che risparmia spesso le ...

Read More

Ultimo mondo cannibale

Ultimo mondo

cannibale



Robert! Quello che stai mangiando è un pipistrello ed è anche cotto in modo schifoso! E sei sbattutto in mezzo alla giungla a chissà quanti chilometri dal mondo civile!

L’antipasto è servito. Ci pensa “Monsieur Cannibal” a servirlo ed è solo l’inizio della trilogia cannibale. Ruggero Deodato nel 1977 ha l’occasione di dirigere un cannibal movie che probabilmente gli apre diverse strade ma che sicuramente gli fa una grande pubblicità (nel bene e nel male).

Come le migliori storie questo lavoro è il frutto di una serie coincidenze curiose, che iniziano nel 1972 quando Umberto Lenzi dirige il primo film italiano sui cannibali “Il paese del sesso selvaggio”...

Read More

The Brain That Wouldn’t Die

The Brain That

Wouldn’t Die

 


It’s madness, not science!

“Let me die! Let Me die!”. Voce spezzata e schermo nero. Titolo che si staglia di colpo a caratteri cubitali su musica decisamente drammatica. Questo è l’inizio di “The Brain That Wouldn’t Die” e di fatto è l’unica cosa credibile di questo film. Siamo di fronte ad un antologico B-Movie che passa dallo sci-fi all’horror, prendendo ampiamente spunti da Frankestein e risparmiando in maniera pesantissima sul budget. Tutto ciò è una meraviglia per cinefili. Una goduria per gli appassionati di B Movie.

La regia “illuminata” di tale Joseph Green, misconosciuto regista che nonostante questo capolavoro nonThe Brain That Wouldn't Die ha fatto praticamente altro ha creato un film divenuto col tempo un vero e cult, citato anche “The Man Wi...
Read More

Nekromantik 2

Nekromantik 2


The Return of the loving dead !

Ve lo ricordate Rob? Quel tipo che raccattava pezzi di cadavere e che poi è stato mollato dalla fidanzata che l’ha lasciato proprio per un cadavere? Bene, lei non l’ha riconquistata, però il nostro ha fatto innamorare una certa Monika, un’infermiera, che ha seguito il suo caso.

Lei, talmente innamorata, va a prendere Rob e se lo porta a casa, finendo però per avere un atroce dubbio “meglio Rob o meglio il fidanzato che ho ora?”. Il fidanzato, vivo, Mark, è un po’ la vittima sacrificale di tutte le perversioni di Monika. Lo tortura, lo Nekromantik 2tratta male, gli fa vedere il TG4 (questo lo aggiungiamo noi). Il buon Mark, tra l’altro è già un tipo particolare...

Read More

Horror Hospital

Horror Hospital


The Operation is a Success … When the Patient Dies

Ci piace l’understatement britannico, perché se usato bene crea anche momenti molto divertenti, ma se usato male rischia di far passare inosservate anche cose che meriterebbero più riscontro. È il caso di questo film, che scivola silenzioso e un po’ dimenticato nella storia del cinema. Ingiustamente.

Perché questa è una pellicola forte di un’ottima atmosfera britannica, di una sottile ironia e di una critica sociale, tutte mischiate con una storia horror gotica.
Anthony Balch è il regista, un personaggio molto interessante, scomparso a soli quarantadue anni nel 1980, che oltre a dirigere film è grande amico e collaboratore di William S.Burroughs e anche distributore di alcune pellicole di successo (tra l...
Read More

Nekromantik

Nekromantik 



What lives does not live from the death of some one else?

Ammettiamo e fatelo anche voi, che ci siamo portati a casa qualcosa dal lavoro. Senza esagerare, ma una penna, una clip, un po’ di fogli, tutti quanti prima o poi ce li siamo portati a casa. 
Quindi non dovremmo scandalizzarci se anche Robert fa la stessa cosa. Il problema è, più che altro, il lavoro di Robert. Lui infatti lavora per la “Street Cleaner” un’azienda che recupera, a volte raschiandoli dall’asfalto, i cadaveri. Quindi, la casa di Robert è piena di frattaglie varie, messe in formalina. 

La buttiamo sull’ironia, per mitigare la pesantezza di questo film, disturbante, vomitevole, pure per gli appassionati dell’horror e dello splatter più estremi...

Read More

Porno Holocaust

Porno Holocaust

Non sarà di certo un’altra guerra ma qualcosa di anormale sì.

Animali enormi e un mostro superdotato vivono su un’isola deserta, oggetto in passato di esperimenti nucleari. Basta questo per incorniciare “Porno Holocaust”, come un imperdibile e geniale scult.
Joe D’Amato nel suo periodo porno horror caraibico ci regala una pellicola trash di indiscusso valore. La più folle di questo suo periodo. Una trama horror pressoché inesistente, la totale assenza di momenti splatter, su una storia esile e prevedibile che più che scoprire i risultati della follia dell’uomo, preferisce mostrare i protagonisti che ci danno dentro in ogni momento possibile, riassumendo a volte le vicende in lunghe scene di chiacchierate.
Scene porno esplicite di ogni tipo e posizione, tr...

Read More

Cannibal Holocaust

Cannibal Holocaust



Better to rest in peace in the warm body of a friend than in the cold ground
“Cannibal Holocaust” è più che un titolo brillante, è più che un’abile mossa commerciale ed è più che un film di genere. Ruggero Deodato con questa pellicola entra nella storia del cinema, creando polemiche, shoccando il pubblico, ma soprattutto portando un messaggio importante. Perché prima di tutto “Cannibal Holocaust” è un’accusa nei confronti dei media e delle falsità che spesso producono e propongono al pubblico, che rapportato all’anno di uscita, è proprio un messaggio forte.
Poi è vero tutto il resto, “Cannibal Holocaust” è un’abile mossa di un regista che vuole (e ci riesce) creare un film che sembri reale, che sembri uno “Snuff Movie”...
Read More