Pearl
Non mi piace la realtà
Pearl
Non mi piace la realtà
X: A sexy horror story
Dying to Show You a Good Time
The Creeping Flesh
Unfortunately, in the state of society as it exists today, we are not permitted to experiment on human beings. Normal human beings.
30 Monedas
¿Por qué Dios permite la existencia del mal? Si un hombre no puede elegir entre el bien y el mal es libre
Alex De La Iglesia al 100%. Quello che più piace. Horror, fantastico, splatter, anticlericale, intenso e con uno humor nero di fondo.
Il tutto spalmato sulle otto puntate da un’ora circa di “30 Monedas” seconda incursione del regista spagnolo nelle Serie TV.
Se “Veneciafrenia” non ha convinto fino in fondo, qui invece non abbiamo incertezze.
Il thriller ambientato a Venezia, non citato a caso, condivide con questa serie oltre alla contemporaneità e Cosimo Fusco, anche un po’ di italianità, con scene girate a Roma.
Ma qui il regista spagnolo non indugia in nulla. Va fino in fondo, esplode in tutte gli aspetti fin dalla prima puntata...
Veneciafrenia
¡Es vuestra culpa!
¡Turistas de los cojones!
Non so se ve la ricordate, ma nel 1996 il gruppo ska veneziano Fahrenheit 451, pubblicò il brano “Uccidiamo il chiaro di luna” divenuto poi famosissimo grazie a un bellissimo video animato. Beh, se non ve lo ricordate andate a cercarlo, anche perché loro avevano messo in luce il fatto che Venezia era diventata un posto finto, gentrificato, venduto per soldi ai turisti che arrivano sulle grandi navi da crociera.
Non credo che Alex De La Iglesia abbia sentito questa canzone prima di scrivere con il fido Jorge Guerricaechevarría la sceneggiatura di questo film, ma, di fatto, il tema di fondo è proprio il turismo frenetico che colpisce la città della laguna. Da lì il gioco di parole del titolo.
Prodotto in collaborazion...
Captain Kronos:
Vampire Hunter
The only man alive, feared by the walking dead
Non ne abbia a male Horst Janson, che naturalmente immagino mi segua, ma per me, non ha il physique du role dell’eroe affascinante e senza paura. A parte questo difetto, troviamo qui Caroline Munro, che invece, ha tutto quello che deve avere la bella e intelligente di turno e ci delizia pure in una scena sexy. Una rarità nella sua carriera. Anche il film stesso ha tutto ciò che serve per un interessante intrattenimento. Anzi, a dire il vero, ha pure di più, perché abbiamo una commistione tra avventura e vampiri, che non è niente male.
La Hammer ormai quasi al tramonto, prova a cambiare le carte in tavola e la proposta è originale anche se forse meno maliziosa del passato...
Más allá del terror
When I want something I get it no
matter what it takes, understand?
Lo stupore, la gioia, che uno prova quando scopre una vera propria perla del fatato mondo b’s è impareggiabile. Una di queste perle è “Más allá del terror” conosciuto anche come “Beyond Terror”, film spagnolo del 1980 per la regia di Tomás Aznar che in una carriera molto breve è passato da più generi.
Qui Aznar dirige un film la cui etichetta di horror è molto stretta. “Más allá del terror” è sì un horror, ma di quelli che quando lo guarderete vi sentirete drogati da qualche sostanza allucinogena che vi porta a vedere cose che non hanno un gran senso e vedere scene di violenza del tutto gratuite. Più qualche veloce scena di nudo.
Weird dal primo all’ultimo minuto, con un...
Girl Slaves
of Morgana Le Fay
Trapped by the Queen of Evil, with only her body to save her
Una serie piuttosto ampia di cliché del cinema horror, accoglie sfacciatamente lo spettatore fin dai primi minuti di questo film che segna l’esordio di Bruno Gantillon regista francese passato presto alla TV.
Un villaggio sperduto, gente strana, auto che si rompono nel bel mezzo della notte, una casa disabitata, due ragazze da sole in un fienile (…) e una di loro una che sparisce. Un tizio strano che porta l’altra in un grande posto, abitato da gente strana.
Il tutto condito da uno stile che ricorda moltissimo quello di Jean Rollin. Una malinconia di fondo, una lentezza piuttosto marcata nei dialoghi e una mano che cerca di seguire i movimenti che farebbe Rollin.
Non ci sono vampiri...
Bingo Hell
Ti senti fortunato?
Horror e un po’ di splatter usati come metafora non sono di certo una grossa novità ma Gigi Saul Guerrero la “La Muñeca Del Terror”, cerca di dare, con grande impegno, nuove prospettive e spunti di riflessione, affidandosi alla brava Adriana Barraza (candidata agli Oscar nel 2007) e un inquietante Richard brake, il Night King di “Games of Thrones” per due stagioni.
“Bingo Hell” è dunque più di horror, ma è anche meno di un film di critica sociale. E qui sta il problema.
Questo film prodotto dalla Blumhouse e da Amazon è un’interessante metafora sulla gentrificazione e sul tentativo di chi vive ai margini di cambiare vita, ma si limita a punzecchiare senza affondare il colpo.
La regista messicana fa tutto per bene, va sottolineato, dimostr...
Hellbound
Perchè la gente pecca? Il concetto di peccato esiste perché noi scegliamo di peccare. Abbiamo dimenticato la vergogna, il rimorso, il pentimento e la redenzione
Altro audace colpo coreano che stupirà, forse, chi si è perso un bel po’ anni di arti visuali. Da là, si sa, da tempo amano stupire, andare oltre. E così, dopo il successo di Squid Game arriva Hellbound che forse anche grazie al traino della serie di Hwang Dong-hyuk o grazie all’attenzione che il pubblico ha in questo momento nei confronti della Corea del Sud, ha ottenuto un buon successo, nonostante sia una serie più tetra e horror.
Dietro a Hellbound troviamo Yeon Sang-ho (Train to Busan e Peninsula) che ci porta in una serie tratta da un inquietante webtoon, manga che si possono leggere on line (genere c...
Social Profiles