Horror tagged posts

Hausen

Hausen

Devi ascoltare ciò che proviene da dietro le pareti

Non c’è un raggio di luce, reale o metaforico, in nessuna delle otto puntate di “Hausen”. Un incubo sospeso nel tempo tra oggetti anni ottanta e l’Euro, perso nell’oscurità di un enorme caseggiato che rimanda all’edilizia della DDR.

In effetti, è questa l’ispirazione del regista Till Kleinert, qui in veste solo di autore e ideatore con Anna Stoeva, che nel 1984 si trasferisce con la madre in un enorme palazzo tetro e ancora non connesso con la città. L’idea della storia però arriva nel 2006 sull’onda di “Hospital der Geister” di Lars von Trier, che gli fa pensare a quanto, sarebbe “bello” raccontare le inquietudini, le esperienze, della sua infanzia in chiave horror.

Ed ecco “Hausen” prodotto ...

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All my friends are dead

All my friends

are dead

I think the sweetest fruits is often forbidden

I Turbonegro sono una band norvegese che viaggia tra il punk, death metal e hard core, un po’ controversa ma dall’intensità e ritmi altissimi. Uno dei loro brani più conosciuti s’intitola “All my friends are dead” proprio come questo film polacco. E proprio come la canzone, mi aspettavo da questo lavoro, dell’esordiente Jan Belcl, le stesse cose. Velocità, grinta, cattiveria.

Devo dire che i primi minuti hanno accontentato le mie aspettative. Due poliziotti idioti indagano in una strana scena del crimine. Poi un flashback ci mostra una scatenata festa di capodanno con tanti personaggi assurdi che si perdono tra alcool, musica e qualche battuta demenziale.

Piazzata la storia e presentati i protagonisti,...

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Goal of the dead

Goal of the dead

Il calcio è uno sport di squadra. La sopravvivenza no

Avete presente quei calciatori che non hanno grandi numeri da mostrare, ma che riescono grazie all’impegno e all’astuzia a compiere in maniera egregia il proprio lavoro? Ecco, quelli. Loro rappresentano esattamente “Goal of the Dead” film francese del 2014 diretto da Thierry Poiraud e Benjamin Rocher. Una horror/comedy che guarda con ammirazione (come tutte le horror comedy) “Shaun of the dead”, palesemente citato nei titoli di coda e che non ha colpi da fuoriclasse ma come detto, con astuzia e impegno passa abbondantemente la prova.

Innanzitutto l’idea è originale. Forse sbaglierò, ma non mi sembra di aver mai visto o sentito di horror ambientati nel mondo del calcio...

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Krampus – Natale non è sempre Natale

Krampus –

Natale non è

sempre Natale

You Better Watch Out

Si potrebbe anche intitolare “Il Natale s’incazza”, anche se, del tizio con la pancia e barba bianca non c’è traccia. Poi siamo nella notte di San Nicola e quello che s’incazza è il Krampus, lo spirito malvagio servo di San Nicola. Una figura demoniaca molto presente nel folklore del Trentino, Friuli, Baviera, Austria e Slovenia, tanto sentita, che durante la sfilata di San Nicola, alcune persone, vestite da demoni, vanno a caccia dei bambini cattivi o dei cattivi in generale, rincorrendoli e “frustandoli”.

Fa strano che una figura europea, sia finita in un horror americano. Ma a quanto pare il regista e soprattutto sceneggiatore Micheal Dougherty, cercava da tempo un’idea per un horror natalizio e si è imbat...

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Devil’s Kiss

Devil’s Kiss

Communication with the other world
is the most compelling proof of the immortality of the soul.

Organizzano una sfilata di moda in un castello, con modelle che si cambiano abiti per il piacere del pubblico maschile e ci abbinano una seduta spiritica per gli invitati. Questa è un’idea semplicemente favolosa, che un influencer o un PR potrebbe riutilizzare.
Ve la immaginate una serata così, chessò a Londra, Parigi, New York o Milano? Semplicemente imperdibile.
Se poi la medium di nome Claire Grandier, l’ex Contessa di Moncorn, ormai ridotta in povertà riesce a chiamare una presenza che spaventa una modella e fa fuggire gli invitati, beh, si può dire che l’evento è perfettamente riuscito.
Siamo comunque lontani da qualsiasi obiettivo social o di tendenza e questo ...

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Hollywood Chainsaw Hookers

Hollywood Chainsaw

Hookers

Oh yeah, as for Sam… well, she’s a big girl. Her mother was happy when she heard Sam was safe, and I needed a secretary – like a hole in the head. But she’s a nice kid, so maybe I’ll let her stay around awhile. Besides, she’s got a great set of tits!

Un ispirato Fred Olen Ray nella scia dei suoi maestri, alle prese con un b movie che ha tutte le caratteristiche al posto giusto. E una storia, che, tutto sommato, ha un senso. Senza dimenticare un paio di perle.

Inutile scrivere a cosa il titolo “Hollywood Chainsaw Hookers” s’ispiri, ma è bene precisare che il regista si sente in dovere di chiarire subito che le motoseghe sono vere e utilizzate da professionisti. Don’t try this at home!
Un inizio demenziale che rappresenta la linea di tutta la pellicola...

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O Segredo da Múmia

O Segredo da Múmia

-However this mode of behaviour, has made him an enigmatic and mysterious personality.
 

Non ricordo come e perché mi sono imbattuto in questo film. Non importa. Posso dire che è uno di quegli incontri speciali, che fanno scoccare la scintilla. Voglio dirlo subito: “The secret of the mummy” è uno dei migliori b movie che abbia mai visto.

Quindi, uno dei peggiori e più folli film mai realizzati. Raffazzonato, psichedelico, nonsense, questo lavoro ci mostra tutto quello che un b movie deve avere: un professore pazzo, un servo (di nome Igor ovviamente), esperimenti, la mummia del titolo e ragazze, bruttine, nude. Un delirio irresistibile in una trama che mette insieme cose a caso.

Certo, certo, c’è una forte volontà parodistica in questo film brasiliano scritto ...

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The Club

The Club

-Murder or suicide, both will get you into the club.

Buona parte dei miei compagni delle superiori invidiava il Nord America anche per il tradizionale “ballo di fine anno”, che qui in Italia non si fa. Al massimo a fine anno andavi in discoteca ma niente di organizzato dalla scuola o da qualche associazione studentesca.
Devo dire che non ho mai invidiato questa cosa. Un po’ perché tanto non avrei trovato nessuna compagna con cui andare e un po’ perché cinema alla mano, le cose a questi balli finiscono spesso male. Uno degli esempi di come questi eventi siano una trappola mortale è “The Club” film del 1994 per la regia Brenton Spencer, molto attivo come direttore della fotografia e regista per la TV, che vanta un cast altrettanto noto per il piccolo schermo: Kim ...

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The haunting of bly manor

The haunting of

bly manor

Sei tu, sono io, siamo noi

Ci sarebbe da discutere per ore sul concetto di paura e su prodotti televisivi e cinematografici spaventosi. Probabilmente fino ai venticinque anni in una discussione del genere, avrei detto che sono spaventosi i film sui fantasmi, sugli esorcismi e chissà cosa altro. Poi s’invecchia e le paure cambiano, si diventa più razionali ma più spaventati per il futuro. Bene, per questo ultimo concetto “The haunting of bly manor” ha la forza di metterci davanti a una delle nostre più grandi paure (non dirò quale ovviamente) e pertanto, posso dire, che mi ha spaventato.
“The Haunting of bly manor” segue “The haunting of hill house”, seconda annata della serie antologica ideata da Mike Flanagan e prodotta da Netflix.

Reduce...

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Queen of black magic

Queen of black magic

He seduced and destroyed her. Now, she would make them pay!.

Il grazioso mondo del cinema a buon mercato asiatico, con effetti speciali artigianali e una trama che prende dal folklore locale e che non si perde in inutili questioni. Ecco, mi viene in mente il modo di fare degli Shaw Brothers e nello specifico, visto il tema, “Black Magic” e “Black Magic 2”. Nonostante molti (imdb compresa) cataloghino questo film come un sequel dei due che ho appena citato, non ci sono Run Run e Run Me Shaw, non siamo a Hong Kong, ma in Indonesia, un’altra nazione che sul tema weird non ha mai scherzato molto.

Alla regia Lilik Sudjio, regista indonesiano di genere, che qui dirige un cast noto in patria con una certa Suzzanna come protagonista.

Beh, il titolo ci toglie u...

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