Horror tagged posts

The Babysitter: Killer Queen

The Babysitter:

Killer Queen

-Is that a can of silly string in your left pocket or are you just really happy to see me?
-The, um, silly string’s in my right pocket.

Riecco Cole, il ragazzo sfigato che ora va alle superiori. Ed è sempre sfigato e soprattutto bullizzato e preso per pazzo a seguito di quella folle storia di satanismo e babysitter di due anni prima. Cole è tornato ed è sempre lui. Torna anche buona parte dei protagonisti del primo episodio, chi dagli inferi, chi dalle linee narrative di contorno. Non torna invece quel senso totalmente coglione e superfluo che salvava il primo episodio, piazzandolo tra le comedy horror per giovani, ma senza esagerare con la parodia e dandoci, un po’ di sangue. Non un capolavoro, come ho scritto, ma un film che si lasciava guardare.

Q...

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Horror of the Blood Monsters

Horror of the

blood monsters

You’ll scream yourself into a state of shock!

Come si fa a parlare con un’aliena Tagoni? Molto semplice, si mettono un aggeggio nel cranio, tagliando dietro l’orecchio e cambiando così le sue onde cerebrali. Operazione da fare tranquillamente all’aperto e in pochi secondi, eh.
Al Adamson è uno dei motivi dell’esistenza di questo blog e il geniale regista americano ogni volta regala grandi soddisfazioni. Qui, però, tocchiamo punte memorabili, sia dal punto di vista della storia che da quella della produzione.
“Horror of the blood Monsters” si apre con dei vampiri urbani che fanno incetta di vittime...

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The Rain

The Rain

Can they survive each other?

Mi piace pensare che gli autori di “The Rain” abbiano letto la mia recensione della seconda serie. Mi piace pensarlo, ma naturalmente le cose non sono andate così, ma in ogni caso hanno rimediato abbondantemente a quella che era diventata una soap opera adolescenziale. Perché “The Rain”, numero tre, ultima stagione in assoluto, mette in secondo piano gli affari e i problemi di cuore dei più giovani (che non mancano del tutto) per darci sei puntate piene di situazioni che portano alla conclusione della storia.
Poche chiacchiere, molta azione e colpi di scena, con un finale tutto sommato sensato, di nuovo inizio per il genere umano.
Certo come per tante altre serie apocalittiche, i noti fatti di cronaca di quest’anno, aiutano la visione ...

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Fear the Walking Dead

Fear the Walking Dead

Stagione 5

Just tell me where you’re from, what you are, what you’re doing out here

Spulciando questo fantastico sito, ho notato che non ho scritto nulla in merito a “Fear the Walking Dead”, stagione numero quattro. Non ricordo perché, forse me ne sono dimenticato o forse, nonostante gli sforzi di cambiare e l’inserimento di Morgan col suo bastone, già di “The Walking Dead”, l’ho giudicato ininfluente. Beh, in ogni caso siamo alla quinta serie.
Anzi, oserei dire la “coraggiosa” quinta serie. La “buonista” quinta serie, usando un termine caro alla destra. Coraggiosa e buonista, perché forse gli autori si sono resi conto che la linea narrativa di questa serie, partita come alternativa sociale e geografica del ben più noto “The Walking Dead”...

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Hasta el viento tiene miedo

Hasta el viento

tiene miedo

Uno nunca sabe lo que
quieren los muertos

Veloce come il vento, in ventiquattro minuti abbiamo già la storia piazzata e tutti i protagonisti bene in vista. E così, nei minuti centrali si scorgono momenti riempitivi che ci portano poi a una seconda parte in cui la storia torna a essere frizzante.
A parte questa fretta iniziale “Hasta el viento tiene miedo” (o nel titolo internazionale “Even the wind is afraid”) è un grazioso horror messicano di Carlos Enrique Taboada, icona del genere.

Questo è un film che nonostante i segni del tempo rimane gradevole ancora oggi, mostrando una certa capacità da parte del regista nel gestire la suspense. Taboada lavora molto bene sia con la musica composta di Raúl Lavista, un apprezzato compositore messicano, sia co...

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La Masque de la Méduse

La Masque de la

Méduse

Tu veux encore tué Meduse?
Sarà che ai giorni nostri Il discorso intrapreso in “La nuit des Horologes”, che doveva essere l’ultimo atto di una lunga carriera, trova una sua continuità in “La masque de la Méduse” che esce, quasi a sorpresa, nel 2009. E tra l’altro nemmeno questo doveva essere l’ultimo film, perché Jean Rollin aveva in mente un altro progetto che però non riesce a realizzare.
Ci troviamo dunque in un lavoro in cui si fa di nuovo il punto di una vita e si parla di memoria e morte. Un film che inizialmente, durava solo sessanta minuti ai quali il regista aggiunse un’altra ventina di minuti creando così un film in due parti e rimandando curiosamente all’esordio di “Le viol du vampire”.

Con il suo stile lento e malinconico,...
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Antrum

Antrum:

The Deadliest Film

Ever Made

There’s a reason why you haven’t seen Antrum: you’d be dead
Nel 1979 uscì un film dell’Est Europa, intitolato “Antrum”, che passò alla storia non per la sua bellezza ma perché chiunque lo vedesse, moriva o rischiava seriamente la vita. Capitò, ad esempio, che un cinema a Budapest andò a fuoco uccidendo gli spettatori. Il film fu tolto dalla circolazione.
Negli anni novanta fu recuperato e proiettato in un cinema di San Francisco e in quell’occasione un’isteria collettiva, forse causata da un brutto scherzo di un dipendente del cinema, causò una vittima (una donna incinta) e diversi feriti. Morirono anche diversi curatori di Festival che avevano pensato di proiettare il film.

Ora, dei produttori hanno ripreso la pellicola, che negli an...
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Two Thousand Maniacs!

Two Thousand

Maniacs!

Wait a minute, folks! Wait a minute! We’re embarrasing our guest! We’re not showing any sportsmanship at all!

Quando su le “Cahiers du cinema” scrissero che “Blood Feast” e “Two Thousand Maniacs!” erano tra i film horror più belli di tutti i tempi e che Herschell Gordon Lewis era un “soggetto per ulteriori studi”, il regista rispose che “Questo è quello che dicono sul cancro”.
E questa splendida battuta di humor nero, spiega molto più di mille parole il pensiero di quel mattacchione di Herschell Gordon Lewis.
Ritroviamo il nostro e l’amico Friedman nel 1964, infatti, con tanta voglia di fare le cose in grande, almeno, a detta loro, con una storia più complessa del mitico “Blood Feast”. Un budget tre volte più grande (si stima che “Bl...

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La nuit de la mort!

La nuit de la mort!

-Vous êtes mon ami save moi!
-Vous ete nécessaires!

Tesi centrale di questa storia è una pratica che tutti i medici di oggi dicono che faccia male. Però, qui, funziona. Non voglio spoilerare, per ora, al contrario di quanto facciano nel film, perché, dopo pochi minuti ci dicono già qual è il punto centrale di tutta la vicenda.
Con un titolo più da zombie che altro, tradotto in inglese in un letterale “Night of dead”, ci troviamo alle prese con un b movie in vecchio stile, con dinamiche e soluzioni ultra collaudate e appunto, una narrazione che ci toglie subito ogni sorpresa.
Non resta dunque che seguire una pellicola “so bad it’s so good”, che piacerà sicuramente agli amanti dei b movies, che si troveranno alle prese con un film semplice e artigianal...

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The Walking Dead

The Walking Dead

Stagione 10

So, when Alpha took me in, I admit it, I liked it, it was, it was nice feeling like I mattered again, like I was respected, but she took it too far. You don’t kill people that don’t deserve it, and you never kill kids

Vi sembrerà strano, ma c’è un motivo per guardare l’ennesima stagione di “The Walking Dead”. E il motivo è che, sorprendentemente, c’è stato un miglioramento rispetto alle ultime e rovinose annate. Beh…a dire il vero più che altro ci provano, il tentativo è onesto e anche se manca ancora una puntata che potrebbe confermare o ribaltare (mmm…mi sa che questa è un’altra serie), il risultato, mi sento di dire che le cose sono migliorate sebbene “The Walking Dead”, rinnovata per l’undicesimo anno (!), doveva chiudere come ...

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