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La Professoressa di scienze naturali

La Professoressa di

scienze naturali

Una coscia! Una coscia che si scoscia
Che?
Che si spoglia!
-Ah!

Come tutti quelli della mia generazione, come tutti quelli della generazione precedente, cresciuti con questi filmacci, ho sperato per anni di avere una professoressa cosi. E come sempre, quando guardo film di questo sotto genere, il mio pensiero va alle speranze disilluse.
Ma non voglio divagare, ma parlare di questo film del 1976 di Mariano Laurenti, direttamente, in cui il commento sonoro di Alessandro Alessandroni e la bellezza di Lilli Carati fanno dimenticare almeno in parte la ripetizione del canovaccio del genere.
Va anche detto, come pregi che, Gianfranco D’Angelo non fa il professore di ginnastica, ma il farmacista e che Mario Carotenuto non è un preside ma un prete...

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Lussuria

Lussuria


Bisognerebbe pensarci bene prima di mettere al mondo dei figli. Specialmente se sono i genitori ad avere bisogno di essere guidati. Spesso sono proprio i genitori che nonostante il passare degli anni non riescono mai a crescere

Alessio si trincera in un mutismo rigoroso. E il padre non sa perché. Chiede a importanti dottori che però dicono soltanto che guarirà.
Ma non sarà che il giovane è un po’ confuso perché papà va nei bordelli, fa sesso con la cognata, si è risposato con una che faceva la prostituta la quale se la spassa con l’autista e con la cognata del marito?
Può essere no? Comunque alla fine ci pensa la zia Marta. E se pensate che questo sia un film della commedia erotica anni settanta, il cui titolo poteva essere tranquillamente “Grazie zia Marta”, v...

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Voglia di guardare

Voglia di guardare

-È davvero stupenda…però non approfittartene troppo, anche se hai carta bianca naturalmente.
-Siamo già d’accordo e io sto ai patti.

La voglia di guardare passa purtroppo in fretta. Sebastiano Somma crede di essere in un fotoromanzo e sembra un manichino (non che oggi sia migliorato). Marino Masè probabilmente deve sbarcare il lunario e lavora senza crederci troppo. Jenny Tamburi ci prova ma è fuori ruolo e doveva interpretare il personaggio di Lilli Carati, anche lei pertanto fuori ruolo.

Riassumendo: Joe D’Amato dirige, scrive, (con Donatella Donati) il terzo film alla Tinto Brass, che però è uno stucchevole polpettone a tinte rosa/drammatiche/soft core e le cui musiche composte da Guido Anelli e Stefano Mainetti non fanno che peggiorare il tutto...

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Il Piacere

Il Piacere

Forse in lei vivevano due anime, da una parte la famiglia e dall’altra l’amore. Senza vergogna né pudore. L’amore vero.

La borghesia decadente, l’Italia fascista, il sesso e Venezia sparate subito sul pubblico nei primi minuti senza filtri sono un’ottima presentazione per questo film del 1985 di Joe D’Amato. E ci vogliono pochi secondi per capire che il nostro è di nuovo sulle tracce di Tinto Brass. E ci vuole sempre poco per capire che questa volta il risultato è meno ampolloso (usiamo questa parola pesante per rendere il concetto) e ambizioso de “L’Alcova”.

Pensa meno e agisce tanto D’Amato e si può dire che sia un ottimo incontro tra lui e Brass.
Poi certo la scopiazzatura stilistica è palese e c’è pure qualche richiamo, più tecnologico, a “La Chiave...

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L’alcova

L’alcova

Allora selvaggio? Non hai mai visto una donna nuda? Ehi colonizzatore dell’impero! Imparate a lavarvi!

Il trio Lilli Carati, Annie Belle e Laura Gemser, fa passare in secondo piano qualsiasi difetto, o ingenuità di questo film. E potete immaginare il perché.
Le tre sono agli ordini di Joe D’Amato, che per più che probabili fini commerciali, cerca la via dell’erotismo d’autore alla Tinto Brass, nella scia dal grande successo de “La Chiave” uscito un paio di anni prima. Il nostro eroe non avrebbe bisogno di scopiazzare altri stili, perché di erotismo (e porno) ne sa parecchio e naturalmente si vede. Si vede soprattutto nelle scene erotiche tra le tre protagoniste, momenti suggestivi che, scusate la franchezza, ci fanno esclamare un grande “Wow!”.

Togliendo l’a...

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Candido Erotico

Candido Erotico
 Candido Erotico
-Ora sai chi sono, l’alternativa a tutto questo sarebbe stato un lavoro qualsiasi,monotono senza una storia, un’esistenza squallida, magari la fame. In fondo così mi diverto
-No, non è vero! Non ci credo!
-E invece è così! Io mi diverto un mondo a guardare le facce di quegli ipocriti! Di quegli impotenti che stanno a guardami con la bava alla bocca!”

Dramma erotico con punte di morbosità e molto impegno nella realizzazione, colpisce l’immaginario maschile innanzitutto grazie al soggetto. Qui si parla della cosa peggiore che un uomo possa avere: la disfunzione erettile. Claudio Giorgiutti una carriera spesa come attore (“Poliziotto Sprint”, “Il Mondo Dei Sensi di Emy Wong”) e regista (“La Febbre Americana”, “Tranquille Donne di Campagna”...

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Lilli Carati

Lilli Carati


Con profonda tristezza apprendiamo la notizia della morte di Lilli Carati a soli 58 anni. Più di tante parole, un ringraziamento a una regina del cinema italiano ed esempio di come una persona possa rialzarsi dopo una caduta. https://www.bmoviesheroes.com/wordpress/tag/lilli-carati/


Avere Vent’Anni di bmoviesheroes2

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Poliziotto Sprint

Poliziotto Sprint

-Mi hanno detto che qua c’è quarcuno che se sente forte con le machine do’ sta sto manico?
-Sono io!
-C’ho voresti fa con me?
-Sì! Che ce giochiamo?
-Quello che te pare…a machina!
-Quando?
-Ma pure subito se te senti de venirmi appresso!

Più che della proverbiale “boccata d’aria”, qui bisogna parlare di una boccata di gas di scarico, per il caro poliziottesco. Una novità che arriva da una pellicola scattante già nel titolo e nella quale i canoni del genere sono sostituiti da quelli da “action movie”.

Gino Capone sceneggiatore molto attivo nel cinema di genere, scrive una storia per Stelvio Massi con il quale fa coppia anche in altri film, poliziotteschi e non, ispirata alle vicende di Armando Spatafora, poliziotto romano, ex meccanico, che negli ann...
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Il Corpo Della Ragassa

Il Corpo Della Ragassa



Ferma ancora così…si…alza un po’ le braccia come se t’arrendessi, ancora un piccolo tocco, un bijou per la chatte..

È che a volte bastano due nomi famosi e la gente, quella “importante” ti considera. E poco importa se alla fine la prestazione è sempre la stessa. Poco espressiva, poco colorata nella voce e sì, comunque è sempre bellissima, la nostra Lilli Carati.

Così il “Corpo Della Ragassa”, rappresenta per alcuni il punto più alto della sua carriera e per altri va detto, l’ennesima stroncatura sul piano artistico. Per quanto ci riguarda Lilli non modifica di una virgola la sua performance recitativa, recita male come sempre, mostra il mostrabile, ma uno si distrae e non ci pensa più tanto.
In ogni caso viene elevata, considerata dalla cri...
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C’è un fantasma nel mio letto

C’è un fantasma

nel mio letto



Verrebbe da dire che dopo aver scandagliato mari e monti, messo corna e fatto docce ovunque alla “commedia sexy all’italiana” non resta altro che buttarsi in un castello della Gran Bretagna. Sarebbe bello, se non fosse che l’illusione di essere all’estero dura poco e poi le facce e il Castello di Balsorano svelano il bluff di questa pellicola.
Una delusione che in parte pesa anche sulla riuscita dello stesso film che brucia un ottimo cast, anche perchè ormai il genere aveva intrapreso il viale del tramonto.
Non riuscito del tutto ma nemmeno tutto da buttare “C’è un fantasma nel mio letto” è una produzione italospagnola e segna l’ultima regia di Claudio Giorgi che si trova per le mani una delle “ultime” lucide Lilli Carati e il solito ineffabile e mitic...
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