Lina Romay tagged posts

Female Vampire

Female Vampire

I earnestly wish an end would come to this bloody race I am forced to run.

Uno scenario livido. Un bosco. Una figura cammina lentamente tra la nebbia.  È una donna. Vestita solamente con un mantello, stivali e cintura. Viene verso di noi, con gli occhi spirati. E sbatte dentro la macchina da presa.
Così inizia “Female Vampire” film di Jess Franco del 1973, una delle più poetiche pellicole del regista ma anche una delle più discusse.
Come il solito ci troviamo di fronte a un’opera rovinata da una miriade di versioni diverse che creano una confusione enorme. Da versioni più horror si passa a versioni più erotiche, per poi concludere con il porno (dettagli nella nostra scheda tecnica), con i classici inserti messi in post-produzione e non girati dal regista.

La v...

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Greta – Haus ohne Männer

Greta – Haus

ohne Männer  

Young Girls…CHAINED…CONDEMNED To a Life of TORMENT at the Hands of Their Beautiful, BRUTAL Captor!

Cambio di nome e destinazione Sud America. Come da manuale per i perfetti fedeli di regimi europei ormai disciolti. Nonostante la nuova acconciatura Greta Delgado si fa subito riconoscere: è Ilsa. Facile smascherarla, fa pure lo stesso lavoro di sempre. E va da se che i fan riconoscono e chiamano la loro eroina come sempre hanno fatto. Poi per ragioni puramente commerciali, il film viene anche commercializzato in alcuni Paesi come “Ilsa The Wicked Warden” o anche “Ilsa e qualcosaltro”.

Battute a parte il grande Jess Franco crea un ottimo “Women in Prison” con la maestria e l’astuzia dei quali è noto. Sfrutta le caratteristiche estetiche e co...
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Barbed Wire Dolls

Frauengefängnis

-Ah! A mouse!
-What’s wrong?
-I found a mouse here on my plate. Look at it!
-So what? It adds protein to your diet.

Topi nella minestra, divise troppo corte, nessun indumento intimo e tante torture. Franco e Dietrich non si risparmiano in questo “Frauengefängnis”, mondialmente conosciuto con il titolo “Barbed Wire Dolls”, che qualcuno bolla come il film più “infame” di Franco.
Che sia vero o no, dobbiamo ammettere che il regista spagnolo (con l’amico svizzero), crea effettivamente un film fastidioso, che al dogma dei “Women In Prison”, aggiunge un bel po’ di violenza e morbosità.
Il risultato non è indimenticabile, perché  “Frauengefängnis” a volte è noioso, perso tra le sue torture, tra scene un po’ assurde e i tanti nudi femminili che, aprendo la r...

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