Ninì Grassia tagged posts

La Bambola

La Bambola

Non sarà facile convincere mia figlia anche se sa in che situazione ci troviamo

-Bisogna gravarla questa situazione!

-Che vuoi dire?

-Che la necessità fa il vizio

Ci vuole una “certa” mano per riprendere il duomo di Orvieto e farlo passare come una cosa qualsiasi. Tipo una chiesa di periferia. Ci vuole anche una “certa” mano per fare un film erotico senza capo né coda che riesce pure a peggiorare dopo un già pessimo inizio. Maestro Ninì Grassia è capace di questo e di molto altro e con questo film del 1991 raggiunge vette di assurdità molto importanti. 

Bisogna dire che se avesse fatto un film così in questi ultimi anni l’avrebbero, quantomeno, arrestato. Giustamente. Il nostro infatti inizia parlando di stupri (che vanno accettati perché la cosa è piaciuta...

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Un grande amore

Un grande amore

Io penso che voi tutti avete grande problema con sesso. Io è sicura di avere rimedio miracoloso
Più che “Un grande amore”, un gran casino. In vari sensi. In teoria il gran casino, stando alla sceneggiatura scritta dal regista/sceneggiatore/produttore Ninì Grassia, il nostro caro Ninì Grassia, è quello di un concierge di un Grand Hotel che incasina le stanze dei suoi ospiti. Ma questo, credetemi, è il casino meno importante. In secondo luogo ci sarebbe quello, nel senso volgare del termine, in cui tutti scopano con tutti in un’immensa orgia che dura la bellezza di diciannove minuti circa.
A quello cui mi riferisco, io, invece, è il casino di un film che ha già un titolo che non c’entra niente con la storia e soprattutto ha una povertà di mezzi e idee imbarazzan...
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La puritana

La Puritana

She’s coming from the past, a young man is whispering the truth, her tears will start the body count.. who’s next?
Se l’apertura di questo film, con uno scorpione e una tetta in mostra, già fa volare, i primi minuti con la “straziante” morte di un certo Gabriele, tossico, rapinatore, costretto ai domiciliari in ospedale, assistito da Annabella (Margit Newton) e da un medico interpretato da Helmuth Berger, ci porta nell’iperspazio.
Sconclusionati, scazzati, poco in parte il terzetto apre a quello che per alcuni è il momento più alto della filmografia erotica di Ninì Grassia...
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Il fascino sottile del peccato

Il fascino sottile

del peccato

Anche se sei mio figlio sei pur sempre un uomo

Mi ci sono voluti circa venti minuti prima di capire la storia di questo film. Venti minuti di lunghi dialoghi e povere scene di sesso, per fortuna salvate dalla presenza di una scatenata Claudia Cavalcanti. Almeno quello.
Dal ventunesimo minuto in poi mi è stato tutto chiaro: questo è un film che rimanda alle soap opera del tempo (tipo Dinasty e Dallas) cercando di seguire l’erotismo di 9½ Weeks. Due cose che vi fanno capire che razza di pellicola sia questa.

Per tutta la prima parte lo schema è composto da quello che ho detto nelle prime righe (non mi fate ricordare i dialoghi e le scene di sesso per favore!). La seconda parte cambia un po’ registro, ma tranquilli il trash regna incontrastato.
Dunqu...

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Provocazione Fatale

Provocazione Fatale

Quindi credo che non arrossirà se le chiedo di spalmarmi l’abbronzante sulla schiena. Sa, è un classico della seduzione

Non è ben chiaro a cosa si riferisca il “fatale” del titolo. Diciamo che pensandoci su, forse voleva essere “fatale” per il cinema, dargli un colpo finale, ma anche su questo aspetto il film di Grassia fallisce miseramente.
Prima di parlare di questo orrendo capitolo erotico, ci tengo a dire che non tutto è da buttare. Dalla Lancia Beta Montecarlo che si vede nelle prime immagini, per passare alla location di Palinuro e chiudere, perché di film erotico si parla, con la batteria femminile.
Un trio schiacciasassi guidato dalla splendente meteora Deborah Calì per passare ad Anna Maria Clementi in grande forma all’ultima apparizione in un ...

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