Renzo Montagnani tagged posts

C’è un fantasma nel mio letto

C’è un fantasma

nel mio letto



Verrebbe da dire che dopo aver scandagliato mari e monti, messo corna e fatto docce ovunque alla “commedia sexy all’italiana” non resta altro che buttarsi in un castello della Gran Bretagna. Sarebbe bello, se non fosse che l’illusione di essere all’estero dura poco e poi le facce e il Castello di Balsorano svelano il bluff di questa pellicola.
Una delusione che in parte pesa anche sulla riuscita dello stesso film che brucia un ottimo cast, anche perchè ormai il genere aveva intrapreso il viale del tramonto.
Non riuscito del tutto ma nemmeno tutto da buttare “C’è un fantasma nel mio letto” è una produzione italospagnola e segna l’ultima regia di Claudio Giorgi che si trova per le mani una delle “ultime” lucide Lilli Carati e il solito ineffabile e mitic...
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I Carabbimatti

I Carabbimatti



-Dottore! Ho bevuto una bottiglia di benzina che faccio?
-Data la condizione e l’età non più di quattro km con un litro

Il titolo giusto è con una “X” sulla seconda B, a cancellare l’errore ortografico, nel caso non ve ne siate accorti, ma sarebbe meglio metterla sull’intera pellicola e dimenticare tutto.
I “Carabbimatti” è un “barzelletta movie” che riesce ad andare oltre il livello ultra trash dei vari “Pierino” o di un caso isolato come “W La Foca”. Ma almeno quelli compensavano la totale stupidità con un po’ di bellezze poco vestite e scene soft core, fornendo anche lezioni di anatomia per i giovani dell’epoca, visto che internet non c’era ancora...

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Mia moglie torna a scuola

 Mia moglie

torna a scuola

 
La Luna è rossa, il mare è blu, mia bella Valentina io non gliela faccio più!

All’orizzonte si scorge il tramonto dell’impero. La commedia sexy è quasi alla fine, tutte le idee possibili sono state sviscerate, o meglio, visto il genere, spogliate e i registi e i produttori si mettono a raschiare il proverbiale barile. Ma c’è anche chi, utilizzando il solito canovaccio e cambiando pochissimo, riesce a creare un qualcosa d’interessante. Intendiamoci, non d’immortale, non un capolavoro, ma almeno un film guardabile.

Lui è Giuliano Carnimeo, una carriera spesa nel cinema di genere che con un soggetto di Gianfranco Couyoumdjian sceneggiato da Carlo Veo e Giorgio Mariuzzo, espertissimi del settore, da vita nel 1981 a questo “Mia moglie torna a scu...
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Io zombo, tu zombi, lei zomba

Io zombo, tu zombi,

lei zomba

Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line.

Voglio un cadavere che cammina morto ieri o stamattina, corpo senza anima e senza mente apri gli occhi immediatamente. Io zombo, tu zombi, egli zomba, salta fuori dalla tomba…

Erano i tempi eroici per gli zombie di tutto il mondo. Il filone aurifero del cinema di genere, sfornava film su film, che incassavano parecchio. Buontemponi in Italia, da sempre, cosa viene in mente? Una parodia sui morti viventi.

E fin qui tutto torna. L’idea è geniale e il cast sulla carta è favoloso: Renzo Montagnani, già riconosciuto tra gli eroi del cinema italiano, Cochi Ponzoni, membro in passato di un duo comi...

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Lezioni Private

Lezioni Private



Quel periodo della vita fatto di grandi scoperte e di nuove e sorprendenti voglie. Quel periodo della cinematografia dove in molti si rifanno ai film di Salvatore Samperi vedi la donna matura che fa perdere la testa al giovincello sprovveduto.
Anche Vittorio De Sisti si sente in dovere nel 1975 di dire la sua sull’argomento. “Lezioni private” è il risultato. Un film che si fa notare più per un cast straordinario che per i temi trattate, un po’ perché la storia è la classica riproposizione de “La nave scuola vs il ragazzino” e un po’ perché tutto si sviluppa in maniera superficiale senza approfondire troppo i personaggi e tantomeno il tema.

Alessandro Corsini è un bravo studente iscritto al conservatorio vescovile...

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Monografie: Renzo Montagnani

Renzo Montagnani

  • Un uomo un simbolo

Renzo Montagnani

I sogni muoiono all’alba – 1961

“Oooooh mioooo Diooooo!”. Di chi è questa esclamazione? Facile, facilissimo e anche senza il titolo di questo post avreste capito di chi stiamo parlando.
Perché il “proprietario” di quel grido è un’icona del cinema italiano. Un Re della commedia all’italiana.
Renzo Montagnani nell’immaginario collettivo, è ancora oggi il generale, il sindaco, il professore, il preside un po’ coglione, che cerca di fuggire dagli schemi del suo personaggio, a volte sognando a volte concedendosi le grazie di una bella e giovane amante ignara che il suo spasimante ha figli e famiglia. Irresistibile.
Ma Renzo Montagnani è soprattutto il leggendario barista Necchi di “Amici Miei”, degno compare della leggendaria co...

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La vedova del trullo

La vedova del trullo


-Vorrei restare sola. Ho solamente voglia di fare un bel bagno…
-Potrei lavarle la schiena?
La versione digitale con immagini graffiate e i rari passaggi in TV con la medesima qualità, fanno pensare che questo film sia rimasto decisamente fuori dai vari trattamenti di ri-editing e re-master che altri della stessa epoca hanno avuto.
In effetti “La vedova del trullo” non è un titolo noto al grande pubblico ed è essenzialmente un peccato. Perché questa commedia sexy meriterebbe più riscontro e più simpatia, vuoi per la trama, vuoi per i protagonisti. Va a sapere se la colpa è del regista tale Franco Bottari, che ha bazzicato tantissimo nel cinema in vari ruoli tecnici, realizzando però come regista solo tre film, “Voglia di Donna”, “24 ore…non un ...
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