Sci-fi tagged posts

Bride of the monster

Bride Of The Monster

It’ll make your skin crawl!

Sottovalutato, quasi ignorato, rivalutato molti anni dopo. Parliamo di Ed Wood? No, parliamo del suo “Bride Of The Monster”, ingiustamente meno celebrato del grande “Plan 9 From Outer Space”.

Questo film del 1955 ha una grande dignità, artigianale ben s’intenda, che ne fa un capitolo fondamentale per chi vuole addentrarsi nella carriera del buon Ed Wood e nel cinema horror/sci-fi degli anni cinquanta. Brutto quanto basta come sempre, ha come tutti i suoi film, un suo preciso e chiarissimo messaggio, che questa volta è che giocare con gli atomi può essere molto pericoloso.

A dire il vero però il monito in questo caso è voluto dal produttore David E.McCoy, produttore non cinematografico ma di carne,l’unico che accetta di...
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They Saved Hitler’s Brain

They Saved Hitler’s

Brain

 
The most incredible plot to conquer the world!

Questo è uno di quei pasticci davvero brutti che ci fanno pensare che non sia divertente scrivere di un certo cinema ma allo stesso tempo ci fanno adorare i “B Movies”. Confusi? Sì, ed è normale dopo aver visto un film dove ci sono personaggi che usano oggetti e vestiti di inizio anni sessanta ma anche dei tardi sessanta. E no, non è un flash back, non ha nulla a che vedere con la storia e la pellicola cambia pure grana. Boh.They Saved Hitler’s Brain

La soluzione a questo “mistero” è molto semplice, perché “They Saved Hitler’s Brain” è uno di quei capitoli di astuta follia concepito da un altrettanto astuto e folle produttore.
“Madmen of Mandoras” è un film di 64’ del 1963, diretto da David Bradley, che r...
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Sharktopus

Sharktopus



 
Half-Shark Half-Octopus. All Terror
Vogliamo dire la prima cosa che ci passa in mente leggendo il titolo: siamo di fronte al predecessore di “Sharkhado”. E tra l’altro siamo sempre su “Syfy”!
Senza sapere nulla, senza aver letto nulla, partiamo con la visione di questo film del 2010 e già dai titoli scopriamo la presenza di Roger e Julie Corman in veste di produttori. Una cosa che alza le aspettative. Poi minuto dopo minuto, sbuca da un angolo del cervello il ricordo sbiadito di “Shark: Rosso Nell’oceano” di Lamberto Bava, che già di suo si rifaceva a “Jaws” e quindi no, “Sharkhado” non c’entra nulla.

Il filone è comunque lo stesso, cioè quello degli animali incazzati che in questi anni sta vivendo una nuova primavera, ma “Sharktopus” è d...

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Invasion Of The Saucer-Men

Invasion Of

The Saucer-Men



SEE teenagers vs. the saucer men!
Un toro alcolizzato, che poi è il vero eroe e il coma etilico come arma di distruzione di massa, sono due cose che fanno diventare questo film un immenso “B Movie”. Vanno aggiunti ancora la polizia idiota, l’esercito che trama nel buio e i giovani che imperturbabili, continuano a divertirsi.
Così in pieno periodo di alieni cattivissimi, più o meno credibili, che vogliono conquistare la terra, spuntano quelli di Edward Cahn che sono sempre cattivi, ma che fanno anche ridere.
“Invasion Of The Saucer-Men” è uno sci-fi diverso, perché qui la fantascienza si mischia con l’ironia e le gag si accompagnano a qualche momento di terrore. Una variazione sul tema presa strada facendo. Partendo da una storia di Paul...
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Sharknado

Sharknado



We can’t just wait here for sharks to rain down on us

Un bel mattino d’estate, apri la posta su gmail e ti trovi un messaggio:

 
“Hi guys!
You must watch Sharknado!
A real trash!”
Grazie.
Lo leggi, lo metti tra le cose da fare, perché i “b movies” sono tanti e il tempo è poco. Vai su Google News per leggere un po’ di notizie e trovi che negli spettacoli si parla, incredibilmente, di questo film. Con un inquietante e pazzesco articolo.
Se leggete il nostro blog, è perché siete fanatici dei “b’s” e sicuramente seguite il mondo del cinema e quindi sapete benissimo del caso “Sharknado”. Se però siete finiti qui attratti dalle nostre bellissime recensioni (ok…ok…scherziamo, attratti dalle foto e dai video) riassumiamo l’accaduto.
11 luglio 20...
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Erotibot

Erotibot

 

No one wants to be create as a failure

Il Giappone visto da occhi lontani è un posto che mischia l’hi-tec, con una vita frenetica che sfocia a volte in un cinema folle. Non sappiamo se la vita in Giappone sia esattamente così (però se ci pagate il viaggio andiamo a vedere e poi ve lo diciamo), sappiamo invece che ogni volta che vediamo un film giapponese, restiamo stupiti da quelle che ci sembrano follie. In questo caso si parla di androidi e di alta tecnologia, in un film adorabile del 2011, per la regia di Naoyuki Tomomatsu, quello di “Zombie Self Defence Force”, di “Maid Droid” e co-regista di “Vampire Girl Vs Frankenstein Girl”, tra i film che abbiamo recensito.

Il titolo originale tradotto in inglese, suona un po’ diversamente (scusate eventuali inesat...

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6 giorni sulla Terra

6 giorni

sulla Terra



Gli alieni non arriveranno dal cielo, sono già dentro di noi

“Qualcuno, nella tua famiglia, è affetto da crescita di membrane infradito?”, così, giusto per sapere, perché è importante, perché prima di parlare di questo film, dobbiamo parlare dei rapimenti alieni. Delle “Abduction” o degli “Abdotti” o “Adotti”. 

E lo facciamo raccontando la storia di una persona, reale, che ha un sacco di seguaci e che ha ispirato e partecipato a questo film. Al “sacco di seguaci” naturalmente, coincidono un sacco di critici, ma noi cercheremo di parlare di Corrado Malanga con piglio più freddo possibile, anche se siamo un blog di cinema e non di UFO (anche se di alieni ne parliamo spesso).
Dal suo sito ufficiale apprendiamo che Corrado Malanga, nato a ...
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Invaders From Mars

Invaders From Mars



From out of space… came hordes of green monsters!

Semplice e lineare come invadere la terra, questo film raggiunge, in ogni caso, il suo scopo. “Invaders From Mars” è un simpatico sci-fi “low budget” del 1953, che con due o tre accorgimenti ben pensati diventa molto interessante. Dobbiamo dire onestamente, che non ci sono grandi colpi di scena, che la storia è in estrema sintesi la lotta di alcuni terrestri contro l’invasore marziano e che i protagonisti sono degli astuti e stereotipati membri della comunità statunitense...

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Im Staub Der Sterne

Im Staub Der Sterne

-I have thought a great deal about you. What kind of people are you? What compels you? What laws determine you actions?
-Our first law says: no human may oppress another

I film del blocco comunista dovevano essere, come da stereotipo occidentale, tutti uguali. Tristi. Oscuri. Interpretati da attori di ghiaccio, tutti fedeltà al sistema e al lavoro. Dovevano, sempre da stereotipo occidentale, demonizzare il nemico facendo vedere quanto cattivo e spregevole fosse, fare insomma quello che ha sempre fatto Hollywood, quando parlava di loro. Così ci hanno sempre insegnato.

Invece capita fra le mani uno sci-fi, se ci consentite il termine americano e non si ha nemmeno il tempo di vedere in lontanza il fantasma della pioggia e dei cavalli di “Solaris”, che ci si ritrova...
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Four Sided Triangle

Four Sided Triangle



She lived two amazing lives under his spell!

Ad Howdean non succede nulla. Più o meno. Cento case, cento persone. Oh, centouna, potrebbe dire il Doc Harvey narratore di questo “sci-fi” inglese del 1953, prodotto nientemeno che dalla “Hammer Films”. Un genere che non è il marchio di fabbrica della casa inglese, come sappiamo e che viene contaminato da idee horror. Idee classiche, alle quali si unisce una storia d’amore.
“Four Sided Triangle” mischia tutte queste cose con semplicità ma in una maniera convincente. Una pellicola da laboratorio che punta tutto sulla narrazione, più che sulle immagini, risparmiando gli effetti speciali relagati a una serie di
lucine, oscilloscopi e improbabili macchinari. 
Una linea di parole che compongono un piacevol...

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