Il divoratore di “B movies” non può perdersi questa pellicola.  Invitiamo chi non l’ha vista, a rimediare immediatamente, pena la visione ripetuta fino allo sfinimento, di “Jack And Jill”.

Per quanto ci riguarda invece, celebriamo non a caso, con questo film, la trecentesima recensione, che ci porta a un bel numero di roba “trash” vista e apprezzata e che arriva a cifra tonda con un film brutto e orgogliossimo di esserlo.

Già dal titolo “Killer Klowns From Outer Space” si manifesta per quello che è: una parodia degli sci-fi più improbabili e quindi un omaggio ai “B Movies”. Un film che gioca continuamente sul confine tra omaggio e vero episodio trash, a volte confondendo le idee.

Fare un...

Le radiazioni fanno male. Come sempre. Pure gli alieni sono sempre uguali e vengono sulla Terra in cerca di qualcosa. Come al solito.
La cosa diversa invece è che non abbiamo né la solita coppia felice americana, né l’eroe intelligente e belloccio che distrugge l’invasore, ma un fondo degno di una “soap opera”.
Lui, lei e l’altra. Con lui che se la spassa pubblicamente con l’amante, con la quale pianifica pure l’omicidio della moglie, una ricca proprietaria di un immenso diamante e malata psichiatrica. Lei però nonostante tutto lo ama follemente e fa di tutto per tenerselo stretto.

È una meraviglia questo sci-fi leggermente diverso dal solito, ...

The Incredible

Shrinking Man

All I know is I can wake up in the morning and want to live again

È difficile dire quale sia il nesso tra Asimov e Collodi. Forse niente. Forse un bel po’ di fantasia. Perché comunque il fine ultimo era lo stesso e lo possiamo proprio dire: raccontare, far sognare i lettori e “portarli” in posti mai veduti.
Che poi trasformare un burattino in essere umano sia in fin dei conti fantascienza, è un altro discorso, che fa parte dei nostri pensieri cervellotici.
Ma non divaghiamo. Il parallelismo tra i due scrittori al quale nessuno aveva mai pensato, è presente in questa pellicola giapponese del 2009 per la regia di Naoyuki Tomomatsu un regista poliedrico e assolutamente interessante che abb...

Gli anni passano, i tempi cambiano, i costumi si modificano. Insomma cambia un po’ tutto. Quello che non cambia però è la furbizia di uno come Roger Corman, il quale trentuno anni dopo l’uscita di “Not Of This Earth” produce il remake girato però da Jim Wynorski.

Un remake furbo, che copia quasi ogni scena ed inquadratura dal predecessore, aggiungendoci, oltre al colore, anche un po’ di tette. Perchè appunto i tempi sono cambiati.

Poco da dire su trama e realizzazione e anche sui personaggi che restano tali e quali a parte qualche piccola differenza. Notiamo ad esempio che i barboni invitati a cena, vengono sostituiti da prostitute e il monaco cinese spedito nell’iperspazio viene soppiantato da una spogliarellista...

Kieslowky, Wajda e ci mettiamo di riflesso anche Polansky. L’ottimo cinema polacco di grandi registi e intensi film d’autore si trova tra i suoi episodi più riusciti ed amati questo “Seksmisja”, traducibile in “Sex Mission”. Titolo sospetto, per un film girato in tempi non sospetti. 1984.
Uno sci-fi tra il comico e il sexy. Molto strano, molto sospetto che un così banale soggetto abbia generato un film di culto, che il pubblico polacco a seguito sondaggio ha incoronato come il più bel film degli ultimi trent’anni.
Il trucco c’è, ma non si vede. E diciamo subito che “Seksmisja” non meriterebbe di stare in questo blog di “B Movies”, perchè dopo averlo visto ci si rende conto che questa pellicola di Juliusz Machulski è un capolavoro di raffinata intell...

La vista ai raggi “X” è l’altra fantasia che con l’invisibilità ha fatto sognare ogni maschio adolescente. Non che oggi sia diverso, ma è un altro discorso.
Ma se diventare invisibili, era veramente impensabile, sulla vista ai “Raggi X” c’è chi ha “coglionato” un sacco di gente, facendo credere che acquistando particolari occhiali si potesse vedere oltre i vestiti e quindi realizzare il sogno. Chi ha passato i trenta sicuramente ricorderà le pubblicità di questi miracolosi oggetti che si trovavano nella terza o quarta di copertina di giornaletti e fumetti presenti in ogni barbiere degno di nota.
Probabilmente anche negli USA la situazione era la stessa...

“Them!” del 1954 per la regia di Gordon Douglas un ottimo mestierante del cinema dell’epoca, è un capolavoro di “B Movie” che gioca bene tutte le carte possibili.
Un film che parte, come tutti quelli del filone, dallo spettro atomico e che addirittura si butta in citazioni bibliche, non dimenticandosi tutta la carrellata di personaggi tipici, un vago lato comico e una più che buona realizzazione. 

Ovvero “L’uomo che salva il mondo”. E chissà se c’è un vago rimando a Bowie, che il mondo lo vendeva, oppure se questo titolo è solo il frutto della mente “fantasiosa” del regista Çetin İnanç. Ma non siamo qui per parlare di questo. Siamo qui per parlare di una pellicola così brutta, ma così brutta, da diventare leggendaria. Salverà il mondo, ma di certo distrugge il cinema.

L’autarchia turca quindi colpisce nuovamente e se abbiamo già apprezzato le versioni di “Superman” e di “Rambo” ora ci tocca “Star Wars”. Secondo molti, appunto “Dünyayi Kurtaran Adam” sarebbe il remake della nota saga, ma a dire il vero è una definizione piuttosto ridutti...

Not Of This Earth