Sexploitation tagged posts

Dirty O’Neil

Dirty O’Neil



Women who make the kind of offer a Cop can’t refuse! The public servant who serves … and serves… and serves…
Per oltre un’ora su 130’ si viaggia su una commedia sexy riuscita e resa ancor più divertente dalla musica easy listening che l’accompagna. 
Jimmy O’Neil è il poliziotto che tutti vorremmo essere. Lavora in un piccolo paese nel quale al massimo si trova a dover convincere uno vestito da gorilla a non suicidarsi,  la sua vicina di casa che non ha nemici in giardino e anche sottolineare a delle autostoppiste che le auto si aspettano sul marciapiede e non sulla carreggiata.
Proprio a voler esagerare con le emozioni deve fare il bodyguard a una ricca e giovane donna...
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Forgive Me For Raping You

 Forgive Me

For Raping You



Dont’ call me Fater. Call me daddy


Leggendo solo il titolo potrebbe sembrare che stiamo per parlare di un film d’accusa. Una di quelle pellicole che vanno giù pesanti con qualcosa di intoccabile. E se buttiamo anche un’occhiata veloce alle prime righe della sinossi, sembra proprio che questo film sia d’accusa. Complimenti per il titolo, possiamo dire dopo averlo visto. Efficace. Ma quello che c’è dietro, forse è meglio dire sotto, è tutt’altro che una storia che denuncia le sofferenze e la violenza.

Questo film americano del 2010 prodotto dalla Rough Pictures per la regia e sceneggiatura di Bill Zebub, autoproclamatosi “Re dei B Movies” entra nel filone dei film fatti in casa che osano tutto quello che non si è mai osato prima...

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Mad Foxes

Mad Foxes

 



I was hoping you’d. remember me sweetheart
È abbastanza facile immaginare come questo “Mad Foxes”, titolo inglese di “Los Violadores”, sia stato pensato e scritto. Scene di violenza, splatter e sesso. Poi ci voleva qualcosa che tenesse tutto insieme, tipo una trama o qualcosa del genere. Alla fine si sono accontentati di un “qualcosa del genere” mettendo in piedi un film che è un’accozzaglia brutale di situazioni che vagano nell’”Exploitation” toccando la “Sexploitation” e i sottogeneri “Bikeploitation” e in un certo senso il “rape revenge”. 
Non abbiamo un riscontro effettivo che questa sia stata la genesi, ma è la sensazione è proprio quella. La storia di base è moltoMad Foxes semplice...
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Os Violentadores de Meninas Virgens

Os Violentadores

de Meninas Virgens



I already said that these are trading goods and are not for internal consumption!”

Fate attenzione alle persone di mezza età che giocano a tombola o ad altri giochi da tavola. In qualsiasi circolo, in qualsiasi luogo. Perché dietro a quell’apparenza così innocua, tra calvizie, occhiali spessi e abbigliamento demodé, cose che farebbero impazzire il Benni de “Il Bar Dello Sport”, potrebbero nascondersi i membri di un pericoloso gruppo di criminali, che oltre ai giochi innocui ama rapire le vergini, passare “lune di miele” e poi ucciderle. La cosa strana è che il capo di questi manda in giro gli scagnozzi a rapire le “vergini”, ma gli stessi devono testare la merce. Pensate voi come.
Os Violentadores de Meninas Virgens

Quanta confusione nella testa dei tirapiedi ma...

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The Beauties And The Beast

The Beauties

And The Beast



The Unbeliveable Erotic Adventure!

Più che una sola di “Beast”, ne abbiamo viste parecchie. Due soprattutto: il regista e lo sceneggiatore. Poi sì ok, anche gli attori. Ma è un altro discorso. Bellezze tutto sommato se ne vedono, non tantissime comunque, ma con la solita prorompente Uschi Digarg che eleva la media. Della famosa storia al quale il titolo fa evidentemente riferimento non c’è manco l’ombra.“The Beauties And The Beast” è una pellicola ingiustamente poco popolare, che sfugge e non ne capiamo il motivo, da ogni classifica di “peggior film”.

Ci piacerebbe riuscire a spiegare esattamente quello che succede nella storia diretta da Ray Nadeau, ma sebbene l’abbiamo visto per ben due volte, per capirci qualche cosa, ci sfuggono diver...

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Beyond The Valley Of The Dolls

Beyond The Valley

Of The Dolls



This Is Not A Sequel. There Has Never Been Anything Like It!
Non ne ricordiamo le parole esatte, ma c’è una qualche parabola che racconta come sia facile perdere l’anima e stravolgersi la vita per un effimero successo. Che non s’offenda nessuno, ma troviamo più incisiva la violenta e velocissima parodia del mondo dello spettacolo, che quel diavolo di Russ Meyer realizza in questo capolavoro. Capolavoro. E lo ribadiamo.
Una pellicola che spiazza già visivamente con le solite riprese forsennate del regista bosomaniaco e con i colori forti, molto pop, che rivedremo in seguito in altre sue pellicole. La storia poi è uno schiaffo improvviso dato storto e velocemente del quale si capisce il perché solo a cose fatte.
La satira del mondo dello spettaco...
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Wild Gals Of Naked West

Wild Gals Of

Naked West


This town was so bad that we was ashamed to name it
Sabbia, cavalli, duelli, saloon ed alcool. C’è tutto e anche di più, visto che ci troviamo anche un’esplosione di pop e colori in un turbine di personaggi eccentrici che danno vita a una più che riuscita parodia del genere western.
Russ Meyer si butta nel selvaggio west portando con se tutti i suoi connotati: regia veloce, colori, tettone e ambientazione cartoonesca/fumettistica.
Nella sua particolare visione del genere, Meyer mette duelli lunghissimi che partono con armi da fuoco per continuare con i pugni. Troviamo donnine che prendono al lazo gli uWild Gals Of Naked Westomini, scherzi da caserma e armi non convenzionali per l’epoca.
In questo folle luogo del tempo che fu, co
me ci dice il narratore, arriva un giorno “Lo...
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The Immoral Mr. Teas

The Immoral

Mr. Teas


It’s Frenghy…it’s spicy…saucy

E venne il giorno in cui il Mondo vide la luce. “The Immoral Mr.Teas” secondo film di Russ Meyer (ma il primo è stato perso) ha avuto l’onore di spazzare via quanto c’era prima. L’assurdo che pervade tutta la pellicola è lo stesso del paradosso storico: un’innovazione, una rivoluzione per mezzo di un insulso e perdente personaggio. Il Mr.Teas del titolo appunto. Da qui nasce il genere “nudies cuties” che soppianta i film nudisti, per metterci trama, ironia e amenità varie.

Siamo nel 1959 e Meyer mostra già le caratteristiche che svilupperà nella sua prosperosa carriera (spero che abbiate apprezzato il gioco di parole su prosperosa)...

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UP!

UP!

if you don’t see UP! You feel down!

La “U” a forma fallica. Il chiaro riferimento nel titolo stesso. Il biglietto da vista di questo film è parecchio esplicativo. E anche il resto non delude. Perchè Russ Meyer è pur sempre Meyer. Sempre più spinto verso nudità esplicite, il grande regista americano, mette a segno l’ennesima storia divertente, erotica, violenta e splatter con una trama più che ingarbugliata. Le nudità prorompenti di questo film del 1976 sono battute solo dal successivo e ultimo film della carriera: “Beneath The Valley of Ultra Vixens”
In “UP!” tutto è velocissimo ed estremamente folle e si poggia su una struttura giallo/poliziesca. Poco vale che in Italia abbiano cercato di rovinarlo appioppandogli il pessimo titolo “Le Deliranti Avventure erot...

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Ilsa The Tigress Of Siberia

Ilsa The Tigress

Of Siberia

Here at Gulag 14, there is a certain formality before a death is certified. This dog tried to escape. He planned to trick us. Perhaps, even now, he cheats us. We must make certain. Watch and remember well…
A volerla vedere in un certo modo, Ilsa, cambia più bandiere di un politico. Nazisti, oligarchi e con questa avventura, nientemeno che Stalin.
In questo terzo episodio la bionda e pettoruta Ilsa si trasferisce al freddo per una vera rivoluzione. Sia chiaro, nulla a che vedere con lo stalinismo e con il boom dell’Unione Sovietica ma Ilsa dopo due film di torture, sangue e donne maltrattate è alle prese con un piccolo cambiamento di rotta. E non è una brutta idea.
Il regista canadese Jean LaFleur, al suo terzo e ultimo film, subentra a Don Edmonds e sp...
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