Dirty O’Neil
Women who make the kind of offer a Cop can’t refuse! The public servant who serves … and serves… and serves…
Proprio a voler esagerare con le emozioni deve fare il bodyguard a una ricca e giovane donna...
Women who make the kind of offer a Cop can’t refuse! The public servant who serves … and serves… and serves…
Dont’ call me Fater. Call me daddy
Leggendo solo il titolo potrebbe sembrare che stiamo per parlare di un film d’accusa. Una di quelle pellicole che vanno giù pesanti con qualcosa di intoccabile. E se buttiamo anche un’occhiata veloce alle prime righe della sinossi, sembra proprio che questo film sia d’accusa. Complimenti per il titolo, possiamo dire dopo averlo visto. Efficace. Ma quello che c’è dietro, forse è meglio dire sotto, è tutt’altro che una storia che denuncia le sofferenze e la violenza.
Questo film americano del 2010 prodotto dalla Rough Pictures per la regia e sceneggiatura di Bill Zebub, autoproclamatosi “Re dei B Movies” entra nel filone dei film fatti in casa che osano tutto quello che non si è mai osato prima...
Read MoreI was hoping you’d. remember me sweetheart
I already said that these are trading goods and are not for internal consumption!”
Fate attenzione alle persone di mezza età che giocano a tombola o ad altri giochi da tavola. In qualsiasi circolo, in qualsiasi luogo. Perché dietro a quell’apparenza così innocua, tra calvizie, occhiali spessi e abbigliamento demodé, cose che farebbero impazzire il Benni de “Il Bar Dello Sport”, potrebbero nascondersi i membri di un pericoloso gruppo di criminali, che oltre ai giochi innocui ama rapire le vergini, passare “lune di miele” e poi ucciderle. La cosa strana è che il capo di questi manda in giro gli scagnozzi a rapire le “vergini”, ma gli stessi devono testare la merce. Pensate voi come.
Quanta confusione nella testa dei tirapiedi ma...
The Unbeliveable Erotic Adventure!
Più che una sola di “Beast”, ne abbiamo viste parecchie. Due soprattutto: il regista e lo sceneggiatore. Poi sì ok, anche gli attori. Ma è un altro discorso. Bellezze tutto sommato se ne vedono, non tantissime comunque, ma con la solita prorompente Uschi Digarg che eleva la media. Della famosa storia al quale il titolo fa evidentemente riferimento non c’è manco l’ombra.“The Beauties And The Beast” è una pellicola ingiustamente poco popolare, che sfugge e non ne capiamo il motivo, da ogni classifica di “peggior film”.
Ci piacerebbe riuscire a spiegare esattamente quello che succede nella storia diretta da Ray Nadeau, ma sebbene l’abbiamo visto per ben due volte, per capirci qualche cosa, ci sfuggono diver...
This Is Not A Sequel. There Has Never Been Anything Like It!
This town was so bad that we was ashamed to name it
It’s Frenghy…it’s spicy…saucy
E venne il giorno in cui il Mondo vide la luce. “The Immoral Mr.Teas” secondo film di Russ Meyer (ma il primo è stato perso) ha avuto l’onore di spazzare via quanto c’era prima. L’assurdo che pervade tutta la pellicola è lo stesso del paradosso storico: un’innovazione, una rivoluzione per mezzo di un insulso e perdente personaggio. Il Mr.Teas del titolo appunto. Da qui nasce il genere “nudies cuties” che soppianta i film nudisti, per metterci trama, ironia e amenità varie.
Siamo nel 1959 e Meyer mostra già le caratteristiche che svilupperà nella sua prosperosa carriera (spero che abbiate apprezzato il gioco di parole su prosperosa)...
if you don’t see UP! You feel down!
La “U” a forma fallica. Il chiaro riferimento nel titolo stesso. Il biglietto da vista di questo film è parecchio esplicativo. E anche il resto non delude. Perchè Russ Meyer è pur sempre Meyer. Sempre più spinto verso nudità esplicite, il grande regista americano, mette a segno l’ennesima storia divertente, erotica, violenta e splatter con una trama più che ingarbugliata. Le nudità prorompenti di questo film del 1976 sono battute solo dal successivo e ultimo film della carriera: “Beneath The Valley of Ultra Vixens”
In “UP!” tutto è velocissimo ed estremamente folle e si poggia su una struttura giallo/poliziesca. Poco vale che in Italia abbiano cercato di rovinarlo appioppandogli il pessimo titolo “Le Deliranti Avventure erot...
Here at Gulag 14, there is a certain formality before a death is certified. This dog tried to escape. He planned to trick us. Perhaps, even now, he cheats us. We must make certain. Watch and remember well…
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