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Plaga Zombie: Zona Mutante:Revólution Tóxica

Plaga Zombie:

Zona Mutante:

Revólution Tóxica

Arriva un giorno che tutto diventa chiaro. Chiarissimo. Beh, non abbiamo vissuto dal 1997 al 2011 pensando ogni giorno alla causa scatenante di “Plaga Zombie”, ma dobbiamo anche ammettere che i due precedenti film ci avevano messo un po’ di curiosità.
E ora sappiamo tutto, grazie a quello che dovrebbe essere a quanto scrivono sul sito ufficiale, l’ultimo capitolo della saga.
Iniziamo col dire che il numero tre, soffre della totale mancanza dell’effetto sorpresa. Perché vale lo stesso discorso del capitolo del 2001: può essere considerato sia come sequel, che come remake...

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Zombie Ass: The Toilet of the Dead

Zombie Ass:

The Toilet of the Dead


We Are Going to Flush You!

Cessi intasati, scorregge, diarrea, mostri che escono dal culo. Quello che si può definire un film di merda. Noburo Iguchi regista giapponese di culto, fornisce un brillante esempio di parodia splatter, ottimamente realizzata. In “Zonbi Asu”, tradotto in inglese con “Zombie Ass: Toilet of the dead” si toccano punte weird e bad taste non indifferenti. Momenti in cui lo schifo è talmente forte da inorridire anche il più scafato divoratore di film splatter e di b movie.
L’amalgama di tutta questa merda, porta però a un risultato finale convincente, perché questo è un film divertente, folle, che prende in giro il genere pur utilizzando tutti i canoni dello stesso, criticando anche la società giapponese.Zombie Ass: The Toilet of the Dead

Un’ottim...

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Street Trash

Street Trash


If you’ve never seen a melt movie before…. be prepared

Questo è un titolo che in due parole riassume l’essenza dell’intero film. La strada al centro di tutto, con storie spietate di emarginati ed esplosioni di sangue e budella, colorate come un bel graffito.
La sceneggiatura di Roy Frumkes è a dire il vero estremamente semplice. Addirittura banale e troppo assurda anche per un film splatter. Ma lui e il regista James Micheal Muro, famoso direttore della fotografia e spesso braccio destro di James Cameron, sembrano non farci caso. Anzi, sembra che facciano forza proprio su questa storia strampalata, raggiungendo con grande soddisfazione l’apice dell’assurdo nei momenti più splatter...

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Dear God No!

Dear God No!


So…have you ever run across anything unusual in the woods?

L’operazione nostalgia di James Bickert raggiunge punte di ortodossia notevoli. “Dear God No!” è un perfetto film da Grindhouse, che cerca più che omaggiare il tempo che fu, di essere uno degli episodi di quel cinema. E ci riesce bene, mettendo dentro un po’ di tutto, dalla bikexploitation allo splatter, passando per l’horror, la sexploitation, i nazisti e non dimenticandosi le tette. Naturalmente.

Quindi “Dear God No!” del 2011 è proprio un pessimo film, con una produzione low budget e una trama piena di troppe cose. Quindi “Dear God No!” del 2011 è proprio un ottimo b movie, che a parte i graffi alla pellicola in digitale, sembra uscito dagli anni settanta...

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Plaga Zombie: Zombie Mutante

Plaga Zombie:

Zombie Mutante

Perdieron una batalla pero la guerra continua

Dal 1997 al 2001 passano quattro anni. Quattro anni di lavoro, che servono a Pablo Parés, Hernàn Sàez, per affinare tecniche e conoscenze e preparare la seconda invasione di zombie.
Se già “Plaga Zombie” era un bel capitolo, qui i due vanno oltre, realizzando uno straordinario “B movie” che diventa un altro cult per gli appassionati.
“Plaga Zombie: Zona Mutante” sembra una via di mezzo tra una sorta di revisione, più o meno in bella, del primo film e il sequel dello stesso.
Perché da un lato i personaggi principali, sempre Bill, John e Max, danno l’im
Plaga Zombie: Zombie Mutantepressione di sapere già cosa il futuro gli riservi, dall’altro lato però, la storia è identica al primo film, con l’aggiunta di un incipit...

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The Green Inferno

The Green Inferno

-Riesci a mangiare quello schifo?
-Ma è soltanto maiale!
-Se vogliamo davvero scappare abbiamo bisogno di energia!
-Io sono vegana!

La maglietta con la scritta “Cannibal Holocaust” che Eli Roth sfoggiava sul set di “Hostel II” doveva farci immaginare che l’omaggio a Ruggero Deodato sarebbe andato oltre. Più in là delle dichiarazioni di stima e d’amore. Più resistente delle infondate polemiche tra i due. “The Green Inferno”.

Roth che cita Herzog come ispirazione prende il titolo dal secondo segmento del leggendario film del regista italiano che se vogliamo ne spiega anche il senso. “The Green Inferno” era il flash back dei quattro inviati in Amazzonia e quello di Roth è un flash back sul cinema cannibal italiano.
Un omaggio, un attestato di st...

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Plaga zombie

Plaga zombie



Ti piacerebbe vomitare in faccia al tuo peggior nemico?

“Solo espero que no sea una epidemia” dice Bill e anche se la speranza è l’ultima a morire, le cose non andranno così.
Bill, Max e John saranno in mezzo a un’epidemia di zombie terrificante. A noi va bene, perché questa epidemia fa nascere un vero “cult” per gli appassionati dell’horror/splatter, un film che ha avuto due successivi capitoli, 2001 e 2011 e che ha tutte le caratteristiche giuste per piacere a un certo pubblico. È dall’Argentina che arriva quest’ondata di morti viventi che si manifesta la prima volta nel 1997.

Soltanto a guardarlo “Plaga Zombie” si mostra per quello che è: un film girato da amici, con amici, spesso in casa, ogni tanto in giardino e qualche volta in strada, ma ...

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Das deutsche Kettensägen Massaker

Das deutsche

Kettensägen Massaker



 This is the free market you got it?

Tradotto in inglese dal durissimo Tedesco diventa “The German Chainsaw Massacre”, un chiaro e voluto riferimento a quello del Texas.
Ora non affrettate le conclusioni, perché non è una banale copia, ma è il mezzo che lo sfortunato “bad boy” del cinema tedesco Christoph Schlingensief, usa per ironizzare e criticare l’unione delle due “Germanie”.
Parte della trilogia sulla sua nazione, questo film noto anche come “Blackest Heart” è uno splatter del 1990 che fa del low-budget il suo credo. Tutto è estremamente minimale, dalla pellicola utilizzata alle poche location
per non parlare degli effetti speciali.
587-blackestheart3 Oggettivamente non è un bel vedere, anche perché presto la storia s’incanala in una mattanza ...

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Horny House Of Horror

Horny House

Of Horror



-This is Misa. Her address is in my cell phone. I want you to tell her…that I love her.
-I know her. I worked with her at a sex club. I remember she had 3 moles on her ass. She was kind, pretty. And popular. The most popular girl in the whorehouse.

Disegni sconci in apertura e un sushi fatto con un pene. Seguono fighe dentate, schizzi di sangue, scorregge, evirazioni e tonnellate di demenzialità. A parte il fatto che non andremo per un mese a mangiare al giapponese e a parte quei bollini che loro mettono sulle parti intime, questo film è un gran bel divertimento.
Jun Tsugita regista e soprattutto sceneggiatore (ha lavorato a “Mutant Girls Squad”) realizza un horror che segue la scia degli splatter demenziali giapponesi cercando di fare la parodia di “Motel ...

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The Necro Files

The Necro Files



Some People Are Better Off Dead

Uno zombie dal pene enorme e in perenne erezione, si aggira con fare gore e modi soft-core in un’ironica città americana, dedicando le sue avventure a Joe D’Amato. Tutto ciò fa si che questo “The Necro Files” del 1997 faccia parte di quei film che possono essere visti e forse apprezzati, solo dagli amanti dell’horror estremo, quelli che non si scandalizzano di fronte a nulla e soprattutto di fronte a una realizzazione inquietante.

Una pellicola ultra trash dunque, che mischia anche male i troppi elementi, gore, sesso, comicità e zombie, mostrando così molti problemi di orientamento. Vorrebbe essere porno, vista anche la presenza della pornostar tedesca Dru Berrymore (che nello stesso anno partecipa come comparsa in “Lost Hig...

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