Io Gilda
Mi sento come un oggetto da museo, buona da collocare in una bacheca
Ogni occasione è buona per una sana scopata. Scusate la franchezza, ma Andrea Bianchi, o Andrew White se preferite, regista del quale abbiamo già parlato per film come “Malabimba”, “Nude per l’assassino” e “Quelli che contano” con questo film del 1989 sottolinea la passione per la commistione tra hard e thriller.
Tocca il fondo però, con un film che non è un thriller, non è un dramma e se vi interessa non è neppure un porno. Insomma, un soft core che punta comunque all’hard con una storia che ricorda in parte il buon “Nude per l’assassino” ma che resta nascosta tra le tette e organi genitali abbondantemente ripresi.
Un trash totale, manco simpatico, piuttosto noioso e scalcinato, con un’aurea da anni...
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